I topi-stesi. Umani con la testa da topo, i loro antenati risalgono intere generazioni in cui vivevano nelle profonde gallerie sotterranee. Le
pareti delle loro tane venivano poco alla volta integrate con argilla in modo da renderle robuste. In questo modo, però, uno alla volta tutti i passaggi venivano pian piano ristretti ed infine
sigillati. Non conoscendo le derivate, hanno dovuto accettare l'integrazione delle pareti dei cunicoli e riadattarsi in un altro habitat che potesse loro nuovamente concedere uno spazio
sufficiente. In questo modo sono venuti a contatto con i cocco-dritti. Se prima vivevano in gallerie verticali, adesso hanno deciso di vivere in capanne orizzontali (similarmente alle vecchie
paludi dei cocco-dritti).
I cocco-dritti. Umani con il corpo da coccodrillo. Le ultime generazioni hanno dovuto spostarsi a causa della deriva dei continenti che ha
prosciugato il loro villaggio: non conoscendo gli integrali hanno dovuto accettare la derivata delle terre emerse e riadattarsi in un altro habitat che fosse di nuovo ricco di acqua. In questo
modo sono venuti in contatto con i topi-stesi. Se prima vivevano in orizzontale sul bagnasciuga, adesso hanno voluto cambiare e farsi una mega torre verticale (similarmente alle vecchie tane
dei topi-stesi). La fazione dei topi-stesi contro la fazione dei cocco-dritti. Due popoli sempre incompleti, l'uno con le conoscenze perdute dell'altro. Due popoli sempre in eterna lotta fra
loro e sempre alla ricerca di espansione. La storia parte quando le due fazioni sono in lotta (novità?) per conquistare un nuovo territorio strategico, posto a triangolo fra le loro due sedi,
che fornisce un vantaggio di avanzamento a chi lo possiede dandogli la possibilità di tirare per primo i dadi e di non passare per il via al prossimo giro. La loro lotta serve per scambiarsi
nuovamente di posto come era avvenuto in passato e riconquistare le posizioni originali.
Von Na Marchi, ex esiliato. Si, infatti un tempo era stato esimiato ("Von Na Marchi, esimio!"), ma avendo capito male ("Von Na Marchi: esilio!") si
è esiliato. Ora non lo è più, perché è solitario e lui non si esilia da solo.
Pacato ed introverso, è temuto per le potenti pozioni che
è in grado di creare con alghe e tronchetti: sono potenti diuretici e lassativi!
Inseparabile dal suo bastone, si dice che gli fornisca tutti i poteri magici, ma a lui piace utilizzarlo come zanetta da passeggio. Adora le patatine PAI al totano.
Von Na Marchi adora
tantissimo passeggiare nel bosco con la sua zanetta e fa solo quello per
quasi tutto il giorno. Fu un giorno terribile quello in cui perse la sua
zanetta. Stava passeggiando nel bosco (novità?) quando venne assalito da una squadra di topi-stesi ed una di cocco-dritti. Entrambi erano interessati ad impossessarsi della
zanetta. Il risultato della battaglia fu che la zanetta venne rubata dai cocco-dritti, mentre i topi-stesi riuscirono solamente a rapire Von Na Marchi (infatti i due popoli storicamente si
completano a vicenda: l'uno possiede la metà che manca all'altro). Da quel momento
è comandato dai topi-stesi con l'inganno. Il suo scopo è cercare di recuperare la sua zanetta e di andarsene.
E col tempo è riuscito a diventare il leader, il comandante del popolo dei topi-stesi.
Cornwel, scorbutico, nervoso ed irritato. Un vero pazzo. Governa i cocco-dritti. Il suo nome e la sua fama derivano dalle grandi corna che gli fa
Volpe, il suo compagno, e che gli crescono man mano in testa a forma di ariete. Ma lui non può staccarsi da Volpe.
Per avere la meglio nella battaglia deve riuscire ad impossessarsi del bastone di Von Na Marchi. Al resto penseranno i maghi neri che sapranno
estrarne tutto il potere magico e convertirlo per i suoi scopi.
I Maghi Neri del Caso (o "del cauCaso"?) hanno il potere di stregare la gente con la loro voce. Sono cinque cantanti gospel di colore che vengono
dal Kenia. Il pubblico impazzisce quando li sente e così ha fatto pure Cornwel, che da allora ha perso completamente la ragione.