Haiku


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Introduzione alla poesia Haiku
La poesia Haiku nasce in Giappone nel 1600 - 1700. Rappresenta un'innovazione rispetto al genere Kawa che fino a quel tempo risultava il più diffuso.
Uno dei più grandi esponenti di questo genere letterario è Basho, soprannominato "il Maestro".

Se è solo,
verde
meravigliosamente verde
è il filo d'erba.
(Taneda Santeka)

Villaggi sperduti:
vi ha raggiunto
la primavera
fin nel cuore
del monte

In una dimora in nulla
familiare, albergano
malinconia e tristezza.
(Sogi)

Qual sopracciglia
disegnate su una fronte,
sta sulla riva
il verde salice piangente.
(Arakida Moritake)

Anche l'occhio di
chi lo guarda
diviene un filo:
salice piangente.
(Matsue Shigeyori)

E' in fiore
l'annoso ciliegio:
il vecchio ricorda.
(Basho)

Pesce albo,
grafa in movimento
nel color acqueo.
(Konishi Raizan)

Con placida mitezza,
fissa immoto
colline lontane:
gracile ranocchio.
(Issa)

Oltre il ruscello
fra i campi:
vento della sera
al volar della farfalla.

Si allontana la primavera:
immobili,
i piccoli corvi
guardano il mare.
(Arii Shokyu)

Pioggerella di primavera:
un mantello di paglia
e un elegante ombrello
se ne vanno assieme
conversando.
(Buson)

Quiete profonda:
penetra la roccia,
il frinir delle cicale.
(Basho)

Chiara è la cascata:
nel suo fluir
cadono verdi
aghi di pino.
(Basho)

Canta,
a suo modo
un ragno:
vento d'autunno
(Basho)

Una meraviglia
di galassia,
scrutata dai buchi
nei pannelli di carta
della porta scorrevole.
(Issa)